#SmileAndFight – l’iniziativa dei rugbisti contro la discriminazione sessuale nello sport.

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A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Il rugby, si sa, è uno sport molto seguito anche dai gay. Non a caso sempre più volte i rugbisti hanno appoggiato campagne a favore della comunità LGBT. Libera Rugby Club, la squadra maschile inclusiva d’Italia, e alcuni ex campioni del rugby, quali Marcello Cattitta, Massimo Giovanelli e Luca Martín, hanno dato inizio all’iniziativa Smile & Fight, per chiedere di inserire all’interno dello statuto di ogni sport il divieto contro la discriminare degli atleti in base al loro orientamento sessuale.
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«In Italia le Federazioni sportive prevedono il divieto di discriminare gli atleti per la loro razza, religione e orientamento politico ma non per il loro orientamento sessuale» spiega l’ex Presidente di Libera Rugby Club, Andrea Carega

Il divieto, che è stato inserito all’interno dello statuto del CONI nel 2015, non appare nel regolamento delle Federazioni di vari sport. Per questo gli atleti sono di nuovo scesi in campo, chiedendo di intervenire per colmare questa mancanza, attraverso una campagna davvero interessante, che ha come obiettivo quello di raccogliere 1000 sorrisi rainbow da portare a Luca Lotti, ministro dello sport.

«Siamo certi che basti un piccolo sforzo per cambiare la situazione.  – continua Carega - Aiutateci a raggiungere la meta di uno sport più inclusivo per tutti».
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Al momento sono già i 300 ad aver aderito all’invito di Libera Rugby Club e fra questi spuntano i nomi di diversi atleti e sportivi noti come Filippo Magnini, Massimiliano Rosolino, Simona Quadarell, Paolo Pizzo, Giusy Versace e Luca Marin

«I ragazzi di Libera hanno scelto di metterci la faccia, così come nel nostro sport bisogna sempre affrontare l’avversario vis-à-vis: vanno supportati perché con coraggio hanno scelto di affrontare di petto un tema così delicato e personale allo scopo di scuotere il mondo dello sport. – dice l’ex rugbista Massimo Giovannelli - Ho scelto di appoggiare la Campagna Smile and Fight perché penso che il rugby sia uno sport di sostegno non solo in campo, dove sei al fianco del tuo compagno per far vincere la squadra, ma anche al di fuori, nei momenti di difficoltà»

VIDEO APPELLO

Aderire all’iniziativa è semplice, è sufficiente, infatti, entrare sul sito di Smile and Fight, scattarsi il selfie  e condividerlo con l’hashtag #SmileAndFight
Semplice, no? Allora, cosa aspettate?

Fonte: Io Donna 
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