"Mi ha detto che se avesse avuto una pistola mi sparava" - Uomo gay picchiato brutalmente a Pinerolo

A  cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Un uomo gay è stato picchiato violentemente a
Pinerolo, nel torinese. A darne notizia è il sito vocepinerolese.it che ha intervistato la vittima chiamata per l’occasione con il nome di fantasia Michele.
L’uomo si trovava nella sua auto nei pressi dei giardinetti della stazione quando è stato raggiunto da un venticinquenne che con la stampella su cui si reggeva ha prima colpito il parabrezza dell’auto e poi ha iniziato a offenderlo. Il giovane sosteneva di avere un suo video e di volergliela fare pagare perché, secondo lui, Michele era colpevole di aver infastidito il nipote. La vittima ha quindi deciso di uscire dall’auto, ma per lui è stata la fine:
Mi ha subito colpito in faccia con la sua stampella. Una botta terribile, poi una serie di pugni sempre in faccia. Ho cercato di difendermi in qualche modo ma è stata dura. Meno male che c’erano quei due ragazzi extracomunitari che mi hanno aiutato  altrimenti non so come sarebbe finita. Quel giovane che mi picchiava mi sembrava una furia imbestialita. Vorrei ringraziare quei due ragazzi che mi hanno aiutato. Sono stati i miei angeli”.
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Secondo un autista del bus che ha assistito alla scena, si è trattata di un’aggressione “di una violenza inaudita”, ma grazie all’intervento dei due ragazzi extracomunitari il peggio è stato evitato. Tuttavia l’episodio non è finito lì. Infatti, come se non bastasse, quando Michele ha raggiunto i carabinieri che avevano fermato l’aggressore, quest’ultimo si è scagliato nuovamente contro lui:
Non ci volevo credere, quel ragazzo, davanti ai carabinieri, ha detto: ‘se avessi avuto una pistola ti sparavo’.  Sono rimasto basito.”

Al momento dell’intervista, Michele ha il viso gonfio, un occhio nero e tanta amarezza per ciò che gli è accaduto:
“In ospedale mi hanno dato cinque giorni di prognosi. Per fortuna non ho nulla di rotto. Ma il vero dolore non è tanto quello fisico bensì quello che porto dentro.  Eppure non vado in giro con le scarpette rosse e i tacchi a spillo. Sono una persona normale che vive la sua omosessualità. Ma questa non deve essere vista come una colpa.  Io sono un uomo libero e da uomo libero chiedo di poter circolare liberamente in città senza che nessuno mi faccia del male. È vietato stare con uomo? Posso avere rapporti con gli uomini o è vietato?”
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E alla domanda del giornalista Dario Mongiello sul perché secondo lui è stato picchiato, Michele ha risposto:
Non ne ho idea. È tutto così assurdo. Io sono omosessuale, ho girato il mondo, ma non ho mai vissuto un’esperienza simile. Terribile. Mi dà persino fastidio dire che sono omosessuale: io sono una persona. Ma se queste persone ignoranti e violente pensano di farmi paura si sbagliano. Continuerò a uscire di casa e frequentare le persone, il mondo. Non sono più giovane, ho già una certa età, ma la mia libertà la difenderò con tutte le forze che mi rimangono.”