Arbitro licenziato per la sua omosessualità vince causa contro la Federazione Calcio

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Ancora una volta arriva dal mondo dello sport una notizia che ha dell'assurdo, ma che per fortuna è si è risolta con una lezione che, sicuramente, farà storia e segnerà un tassello importante nella lotta all'omofobia nel calcio.
Siamo in Turchia e l'arbitro Halil Ibrahim Dincdag si è visto esonerato dal suo lavoro per via della sua omosessualità. Era il 2009 quando la Federazione calcio turca ha detto all'uomo "sei omosessuale? Allora non puoi arbitrare", ritirandogli il tesserino. 
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Dincdag aveva confessato pubblicamente il suo orientamento sessuale mentre era ospite in un programma televisivo, e questo non era piaciuto ai vertici dell'associazione che decisero di prendere quel provvedimento. Ora, però, la Federazione è stata condannata per quella decisione e dovrà pagare un risarcimento paria a 7 mila euro all'ex arbitro.
"Una vittoria per il movimento LGBT in Turchia e per la lotta contro l'omofobia nel carcio", ha commentato Halil Ibrahim Dincdag che, però, ha deciso di ricorrere in appello per ottenere la cifra di 34 mila euro che aveva chiesto all'inizio del processo.
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Intanto la Federazione calcio si è giustificata affermando che la scelta di espellere l'uomo dall'ordine degli arbitri è stata presa perché Dincdag, esentato dal servizio militare, non poteva essere considerato idoneo per il lavoro.
Fonte: gazzetta.it