Antonacci su Rai1 si augura che legge adozioni gay passi presto. Gasparri: "Schifosa e faziosa propaganda."

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Durante la sua partecipazione allo show di Rai1
‘Panariello sotto l’albero’, Biagio Antonacci parla di adozioni gay.
Dopo aver cantato il suo nuovo singolo ‘Ci stai’, Antonacci si è accomodato su uno sgabello per rispondere alle domande di Giorgio Panariello soffermandosi sul tema dell’adozioni da parte di coppie gay. Il cantante si augura, come buon proposito per il 2016, che una legge in tal senso entri in vigore quanto prima, soprattutto se si considera che tanti bambini sono soli al mondo e hanno bisogno di essere amati e di ricevere affetto.
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Panariello, dapprima spiazzato da questo fuori programma, ha poi appoggiato le parole del suo ospite stringendogli la mano fra gli applausi del pubblico.

Un tema insolito per una prima serata targata Rai1 che, come era prevedibile, ha suscitato sin da subito diverse polemiche sul web.  
In particolare a scagliarsi contro quanto avvenuto nello show è stato il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri che su Twitter ha dato vita a uno show parallelo dopo esser stato informato da un suo follower su quanto detto in tv: “Che hanno detto questi imbecilli?” Ha chiesto prima di scrivere direttamente al direttore della Rai, Giancarlo Leone: “Da quello che sento con Biagio Antonacci da Giorgio Panariello avete fatto schifosa e faziosa propaganda, ne parleremo in vigilanza.” Non contento, il senatore ha continuato con stati del tipo: “Avete commesso una violazione della par condicio pesantissima!” e “Inaccettabile propaganda di Biagio Antonacci a spese di contribuenti.”


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Ma il 'meglio' di sé Gasparri lo dà quando Angelique, utente del sociale, gli scrive che "si parla di crescita, non di nascita e i bambini vanno tutelati." Come tutta risposta il senatore le risponde: "I bambini vanno tutelati da egoismi e aberrazioni e da persone come lei," 

Con senatori che usano questi toni contro chi permette loro di godersi i pregi dati dalla loro posizione politica, si capisce perché 'sto Paese è arrivato a essere fanalino di coda dell'Europa. 
La popolazione italiana sarà  pure più avanti rispetto alla politica, ma è anche vero che fino a quando a guidarla ci saranno certi elementi, vedo difficile una cambio di rotta. Forse i politici dovrebbero ascoltare maggiormente la voce popolare, invece che inveirle contro e portare avanti personali posizioni che non fanno altro che penalizzare un intero Stato..