Coming Out Day - I tweet e i post di FB più belli

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A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Quando qualche settimana fa Guglielmo Scilli ha ammesso con un video di essere gay, Chef Rubio lo aveva criticato, dicendo  non fare coming out non è fondamentale, perché a nessuno interessa sapere se la gente va con uomini, donne o cani e che il sesso è qualcosa che dovrebbe rimanere fuori da qualsiasi conversazione.
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Sappiamo bene tutti, almeno a chi, almeno una volta nella vita, ha dovuto dichiarare di essere gay, che il coming out è qualcosa di più che parlare di sesso e ridurlo a ciò vuol dire non capirne il senso. Oggi è il Coming Out Day e sui social l’hashtag sta spopolando nei tweet e negli stati di Facebook accompagnato da testimonianze che delineano il valore di un simile gesto. Ecco alcuni stati e tweet trovati in rete:

Francesco Canino: “Mamma, papà: sono gay” “Bene, cosa c’è di secondo?”. Il mio coming out è stato così. Non nascondevi, non vergognatevi!

Giò:Mamma,sto con una persona ma non è semplice da dire È sposata? No mamma è un uomo È sposato? NO Ah,allora che problema c’è?

Justniall: “Il mio fu la notte di Natale. Lacrime da parte mia che temevo reazioni negative. Finì tutto con un abbraccio collettivo.

Radio_Zek: “Essere visibili per essere liberi. Per chi sta cercando il coraggio per farlo o per chi ancora non può”

Marco, Dr. Puntastic: “È per liberare voi stessi: siete già accettati, sono gli altri a doverlo ancora capire. Non abbiate paura, ci siamo noi

Francesco Catalano: “Grazie Papá che quando avevo 8 anni, senza aspettare il #ComingOutDay, mi rassicurasti che non c'é regola per stabilire chi debba piacerti”
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Andrea Cau:OGGI È LA GIORNATA DEL COMING OUT. 15 ANNI FA HO FATTO IL BOTTO... PURA ESPOLSIONE DI LIBERTÀ...da quel giorno non è stato più un mio problema,per chi non accettava eran solo problemi suoi.Ormai non mi importava perdere eventuali affetti,non ero più io,stavo male ed ero sempre triste... ero stanco di vivere una vita che non mi apparteneva... DI QUEI MOMENTI DEL MIO DICHIARARMI RICORDO TUTTO, GLI SGUARDI, LE ESPRESSIONI IN OGNI VOLTO...ODDIO ANCHE LO SHOCK INIZIALE DI MIA MADRE CHE NEL TEMPO MI HA STUPITO ,E CHE VOGLIO UN BENE DELL ANIMA.TUTTI QUESTI SONO STATI I MOMENTI PIÙ PREZIOSI DELLA MIA VITA..... SI, SI CAMBIA IN MEGLIO. ALMENO PER ME LO È STATO

Tiziano Di Masi:Buon coming out day a tutte e tutti. Perché essere se stessi è il dono più bello che possiate fare a voi e anche a chi vi circonda. Esserlo alla luce del sole, poi, è sublime. Solo l'esempio edifica. Uscite dall'armadio e prendete il posto nel mondo che vi spetta. 

Raffaele Lelleri: "Quante energie sprecate inutilmente per tentare di annullare la parte più vitale di me, quand'ero ancora nascosto!
Sono felice di essere venuto fuori, alla fine. Non è stato facile: non vivevo in una grande città, non mi piaceva particolarmente né l'arte né la musica, ero impacciato, avrei voluto vivere tutta la vita in una piccola tana, pensavo che essere gay sarebbe stato troppo per me. 
Ora penso che quei miei timori erano sovra-dimensionati, e pregiudizi che avevo interiozzato. Ci ho messo però molti anni (sono un po' lento, a dire il vero) a cambiare idea su me stesso. Talvolta tornano fuori...

Giorgio MensGo Galfo: “Lo so che ti sembra difficile. Quasi impossibile. Ci sono passato anche io e ci siamo passati tutti. Ma dopo si sta bene. Non hai voglia di iniziare a vivere? Non hai voglia di essere felice?E allora fallo! Buon coming out day!”

Francesco Sansone: “Qualunque sia il vostro presente, niente deve influire sul vostro futuro, sulla vostra vita, sulla vostra felicità. Gli altri non meritano che viviate una vita a metà. Stiate voi stessi, il resto è un dettaglio che col tempo sbiadirà. Buon Coming Out Da a tutti.”


Se neppure dopo averli letti certi individui non riescono a capire perché una persona LGBT avverta il bisogno, l’esigenza, di comunicare ai propri affetti qualcosa di così intimo, significa solo che c’è una voluta ottusità dall’intolleranza e dall’incapacità di comprendere che la vita va al di là di un modello standard che ci voglia tutti “bianchi – cattolici – eterosessuali”.

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