«Le unioni gay non sono un affare di stato.» Vittorio Sgarbi a favore della politica di Putin e cita Pasolini per sostenere la sua posizione.

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Dopo il video pubblicato su youtube per San Valentino e le diverse dichiarazioni sull'omosessualità rilasciate nei vari salotti televisivi e non, Vittorio Sgarbi torna ad occuparsi del tema con un pezzo pubblicato su Quotidiano.net, in cui appoggia il pensiero del premier russo, Vladimir Putin.
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«Finalmente uno statista. Putin, interrogato sulla questione delle unioni gay, afferma: “Perché il tema dell’omosessualità deve essere trattato come un problema dello Stato? Io non ho niente contro gli omosessuali, ma lo Stato dovrebbe concentrarsi sulle cose importanti. Non è compito dei governanti discutere di preferenze sessuali”» ha scritto il critico d’arte, prima di spiegare il perché condivide la politica di Puntin, citando, come spesso fa per avalorare il suo pensiero, Pierpaolo Pasolini:.«Ovviamente si obbietterà che questa visione ignora i diritti. Ma i diritti sono individuali, non di coppia. L’amore non ha bisogno di garanzie. La posizione di Putin è identica a quella di Pasolini che, richiesto da Angelo Pezzana di sostenere la causa del movimento dell’orgoglio omossessuale, rifiutò, non per nascondersi (fu il più visibile degli omosessuali), affermando: “Le questioni sessuali sono questioni private”». 


Peccato che Sgarbi, nel riportare le parole di Putin, non abbia anche spiegato in Russia vige una legge contro la “propaganda”, o che organizzare un gay pride è considerato come un atto criminale, perseguitato per cento anni. 


Peccato che non abbia detto che in Russia è vietato parlare in difesa dei diritti LGBT, o che è proibito distribuire materiale che spieghi come le relazioni omosessuali siano uguali a quelle eterosessuale. 

Peccato che non abbia detto che questa legge abbia già portato a molti arresti fra gli omosessuali e un notevole aumento dei crimini di stampo omofobo da parte di gruppi neonazisti contro adolescenti gay.
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Vittorio Sgarbi, giustamente, ha sostenuto che uno Stato ha il dovere di tutelare i diritti individuali dei cittadini, ma sono proprio quelli che in Russia sono negati alle persone LGBT. Quindi, dire che Putin abbia ragione è come sostenere che ciò che la sua politica ha causato alla comunità LGBT sia giusto.

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A cura di Francesco Sansone
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Attivista di Arcigay Napoli aggredito da una sentinella in piedi

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Ieri mattina a Somma Vesuviana, in provincia di Napoli, si è tenuta una manifestazione delle Sentinelle Vesuviane, gruppo locale delle Sentinelle in piedi, contro il DDL Scalfarotto, con cui si vuole combattere in maniera decisiva l’omofobia.
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Nella piazza principale del paese, piazza Trivio, si è recato, per contrastare in maniera pacifica, anche un gruppo di attivisti volontari di Arcigay Napoli. L’iniziativa, però, non è piaciuta alle sentinelle, tanto ché una di loro  si è scagliata contro Fabio Ragosta, attivista che guidava la delegazione dell’associazione, quando lo ha visto parlare con dei bambini che chiedevano spiegazioni su quello che stava avvenendo in piazza.
A darne notizia è stata Arcigay Napoli,riportando anche il commento Ragosta:
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«I bambini ci chiedevano spiegazioni sul perché della manifestazione delle Sentinelle e della nostra contestazione, quando una delle Sentinelle, evidentemente infastidita dalle mie argomentazioni, ha tentato di allontanarmi. Solo l’intervento di uno degli adulti che accompagnava il gruppo di bambini ha evitato il peggio.»  ha spiegato Fabio, raccontando che fra  i manifestanti contro il DDL Scalfarotto c’era anche suo zio che, invece di difenderlo, rideva per quanto accadeva. Sul posto erano presenti anche le forze dell’ordine, che sono intervenute prendendo le generalità sia di Ragosta che dell’aggressore. L’attivista, adesso, è in attesa di avere il referto medico per poter sporgere regolare denuncia.
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