Esclusivo - Parla Roberto Menzione, l’autore della pubblicità che ha fatto scoppiare la polemica nel napoletano: «Il mio obiettivo è quello di abituare la gente a tutte le forme di amore»

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Ieri vi abbiamo parlato della campagna pubblicitaria ha innescato una polemica fra i cittadini di Poggiomarino, perché mostra due ragazzi dello stesso sesso scambiarsi un bacio in bocca. In particolare la gente si è infuriata per un cartellone appeso all’esterno della Statale 268, in quanto è un luogo in cui transitano le famiglie con i loro bambini. (Qui la notizia)

Ho raggiunto Roberto Menzione, l’artista che ha realizzato la campagna pubblicitaria per promuovere il suo studio fotografico, per capire come ha sta affrontando questa ondata di polemiche che lo ha travolto.
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«Un po’ me lo aspettavo, ma il mio obiettivo è quello di abituare la gente a tutte le forme di amore.» mi risponde Menzioni, quando gli chiedo se si aspettava una simile situazione. «Certo, avrei sperato di non scontrarmi con una reazione del genere, in quanto, nel 2017, guardare un’immagine del genere dovrebbe essere normale.»

Il fotografo non nasconde nemmeno il suo disappunto per come, anche in questo caso, siano stati messi di mezzo in bambini per giustificare l’omofobia che si cela dietro alla polemica:
«Trovo triste nascondere la propria omofobia dietro a questi moralismi. Si dovrebbe pensare ai veri problemi che affliggono la società e non al contenuto di una pubblicità. Essere gay non è una malattia da tenere nascosta, anzi. Si dovrebbe puntare maggiormente sull’educare al rispetto per ogni forma di amore.»
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Menzione conclude confessandomi di aver apprezzato la solidarietà dall'esponente di Sinistra Italia Poggiomarino, Michele Iervolino, affermando che «molte più persone dovrebbero emularlo», e dà ragione a chi sul web, leggendo la notizia, ha sostenuto che al nord una simile pubblicità avrebbe suscitato una reazione diversa: «Sicuramente sarebbe stata di basso rilievo rispetto al sud.»

A distanza di poche ora dalla realizzazione di questa intervista, il manifesto che ha dato via alla protesta è stato strappato.

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