DDL Cirinnà - Bagnasco: "votazione a scrutinio segreto" Enrico Mentana: "libera chiesa in libero stato" [VIDEO]

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani

Mentre ieri al senato si consumava uno spettacolo di bassissimo livello fra i senatori in un'aula,
ancora una volta, semi deserta, in contemporanea il cardinale Bagnasco ha espresso la sua posizione in merito alla votazione al DDL Cirinnà che sapeva tanto di ingerenza.
Il numero uno della CEI ha invitato il Senato a rispettare la libertà di coscienza di chi dovrà votare la legge:
"Ci auguriamo che il dibattito in Parlamento e nelle varie sedi istituzionali sia ampiamente democratico, che tutti possano esprimersi, che le loro obiezioni possano essere considerate e che la livertà di coscienza su temi fondamentali per la vita della società e delle persone sia, non solo rispettata, ma anche promossa con una votazione a scrutinio segreto."
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A parte che io non capisco il perché di tutta questa polemica per un voto palese, quando è chiaro a tutti la posizione dei senatori, mi chiedo di cosa hanno paura questi senatori?
Uno dovrebbe avere il coraggio delle proprie idee e portarle avanti. 
I politici non possono continuare a nascondersi dietro al voto segreto per poi, in caso di bocciatura della legge, fare lo scarica barile. Sui social si sentono così liberi di dire e offendere chiunque senza problema alcuno, e ora che devono svolgere il loro lavoro - per il quale sono pagati - si fanno il problema sulla libertà di coscienza? Tutto questo sa di ipocrisia bella e buona.

Comuqne, tornando alle parole di Bagnasco, è inutile dire che hanno suscitato diverse reazioni. Se Calderoli invinta grasso a riflettere sulle parole del Cardinale, di tutt'altro tono sono i commenti di Pizzetti, Scalfarotto e Lo Giudice.

Il sottosegretario ai rapporti con il Parlamento, Luciano Pizzetti ha detto:
"Le esortazioni sono giuste e condivisibili, ma come regolare il dibattito del Senato lo decide il presidente delSenato. Non il presidente della Cei."

Il sotto segretario alle Riforme, Ivan Scalfarotto ha detto:
"Nessuno deve tirare il presidente Grasso per la giacchetta."

Infine il senatore PD Sergio Lo Giudice, che ieri è finito sotto l'attacco di Gasparri, ha detto:
"Grave ingerenza della Cei negli affari di Stato."
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Tuttavia, la migliore risposta che qualcuno potesse dare a Bagnasco è stata quella del direttore del TG La7, Enrico Mentana  durante l'edizione delle 20:00

"Oggi 3 fatti scandalosi in una volta: l'aura del senato semi deserta, il livello desolante degli scambi e poi dall'esterno, duole dirlo, un'ingerenza, perché non si può chiamare diversamente, da parte del Cardinale Bagnasco che chiede il voto segreto. 
Non si può pensare che spetti a chi nulla c'entra con la dialettica all'interno delle forze rappresentative del senato e dire come si deve votare. E lo dice uno che, tutte le volte,  ha detto: non possiamo insegnare alla chiesa a fare la chiesa. Ecco, libera chiesa in libero stato.Non possiamo tornare al segreto delle urne: Dio ti vede e il politico di turno (la Cirinnà, Salfarotto, Renzi) no."

Qui sotto il video dell'edizione di ieri del tg. Potete ascoltare le parole di Mentana dal minuto 20.