Francesco Coco parla di omosessualità nel calcio: "se un calciatore facesse coming out, gli ultras lo massacrerebbero!"

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Francesco Coco, l'ex giocatore del Milan e dell'Inter, finito nel ciclone del caso Vallettopoli per i
ricatti subiti da Fabrizio Corona per alcune foto che lo avrebbero ritratto in compagnia di una donna transessuale, in un'intervista al Corriere della Sera è tornato a parlare di omosessualità nel calcio.
"Il mondo è pieno di non omosessuali e di omosessuali, quindi sarà così anche nel calcio. A me non è mai interessato, non mi sono mai preoccupato di questo. Il calcio è assolutamente indietro sulla questione degli orientamenti sessuali."
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Coco si è anche soffermato sul recente caso che ha visto coinvolto Maurizio Sarri e Roberto Mancini, rispettivamente allenatori del Napoli e dell'Inter, per l'insulto rivolto dal primo al secondo:
"La questione Sarri - Mancini non ha fatto cadere un muro. Si è preferito parlare del litigio tra i due personaggi invece che del problema vero. La crescita, il cambiamento, deve essere uniforme, deve riguardare tutto il sistema del calcio e di quello che gli gira intorno: squadra, società, singoli calciatori, allenatori, ma soprattutto la cosa più importante e cioè il pubblico."
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Proprio il pubblico è condo l'ex giocatore il principale motivo per cui un giocatore non farebbe coming out in questo Paese:
"Pensa a cosa accadrebbe se un calciatore facesse coming out, gli ultras lo massacrerebbero! Hanno dei leader che sono dei macisti e se un loro idolo si dichiarasse gay non lo accetterebbero. Troppo facile dire 'esci allo scpoerto, fallo, va' contro il mondo per sistemare un qualcosa'. Bisogna crescere tutti quanti e non lasciare le persone da sole."