Simone, ragazzo gay aggredito a Napoli: “Uno dei due colpi mi ha letteralmente stordito”

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
“Per la verità quell’uomo mi perseguitava da un
po’. Mi aveva detto più volte che non avrei dovuto baciarmi in pubblico con il mio compagno, che sarei dovuto essere più riservato. Ma in quella occasione ha esagerato.” A parlare è Simone Coda, un ragazzo di Ischia che è stato insultato e preso a schiaffi mentre si trovava nella stazione marittima di Porta di Massa per aver dato un bacio sulle labbra a Daniele, il suo fidanzato, per salutarlo. “Uno dei due colpi mi ha letteralmente stordito”, racconta il ragazzo a Repubblica.it ricordando l'episodio avvenuto alla fine di Novembre, anche è stato reso pubblico solo qualche di recente.
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Due giorni dopo l’aggressione Simone, che lavora come operatore del 118, si è recato all’ospedale ‘Anna Rizzori’ di Lacco Ameno,  dove gli è stato riscontrato un trauma all’orecchio destro. Successivamente, mettendosi in contatto con Arcigay Napoli, ha esporto denuncia ai carabinieri che in tempi brevi hanno identificato l’aggressore che adesso deve rispondere alle accuse di lesioni personali e ingiurie:
“A distanza di qualche giorno dall’aggressione, e dopo averci pensato un po’, ho deciso di denunciare l’episodio alla stazione dei carabinieri di Casamicciola Terme. Avrei quanto meno voluto le scuse dell’aggressore, che mi ha chiamato ‘ricchione’ e ‘femminello’, prima di colpirmi. Mi spiace perché reputo Napoli una città non omofoba”.
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http://www.ibs.it/code/9788897309215/sansone-francesco/oltre-evidenza-racconti.html
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Il presidente di Arcigay Napoli, Antonello Sannino,  si augura che l’azienda nella quale l’uomo lavora lo ammonisca e condanni questo episodio. Inoltre sottolinea come, fortunatamente, negli ultimi tempi le denunce contro casi di omofobia sono in aumento:

In città sono in crescita esponenziale i casi di denunce di aggressioni omofobe: è un dato positivo, perché aumenta il coraggio delle coppie lgbt, in particolare dei più giovani, più propensi alla denuncia.”