“Approvare i matrimoni gay sarebbe gravemente immorale” Nuovo monito dalla chiesa sulle unioni omosessuali

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Nella foto: Cardinale Tagle
Nella conferenza episcopale filippina è stata data lettura della pastorale pubblicata nei giorni scorsi in cui ancora una volta gli organi della chiesa hanno espresso la propria contrarietà a una legge che equipari le unioni gay ai matrimoni eterosessuali. “Un’unione omosessuale non è e non potrà mai essere un matrimonio propriamente inteso. […] Votare a favore di una legge così dannosa per il bene comune sarebbe gravemente immorale”.

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Partendo dai cardini biblici, la lettera ribadisce la naturale “complementarietà sessuale” fra uomo e donna che, seppure abbiano la stessa dignità, sono “allo stesso tempo diversi e non interscambiabili” e per questo in grado di garantire la continuità dell’umanità. Si passa, poi, alla questione delle relazioni omosessuali che “anche se espressioni di un amore genuino tra due persone dello stesso sesso” non possono essere considerati normali. Dopo questa puntualizzazione, la lettera continua col chiedere ai fedeli di non cedere alle insistenze di chi insiste nel richiedere una legge - definita ingiusta dai vescovi - che mette sullo stesso piano le unioni omosessuali e unioni eterosessuali. “Tali unioni non hanno nulla a che vedere con il disegno di Dio sul matrimonio e la famiglia. Sarebbe quindi un’ingiustizia riconoscere a essi uno status legale identico a quello dei matrimoni eterosessuali”.
http://www.ibs.it/code/9788897309215/sansone-francesco/oltre-evidenza-racconti.html
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