Family Day: Tutela della famiglia o dell'omofobia? I commenti di Francesco Mastinu e Eustachio79

Rubrica: Francesco Sansone
Grafica: Giovanni Trapani
Commenti: Francesco Mastinu e Eustachio79
Sabato scorso, ormai lo sappiamo tutti, a Roma sono scese in piazza 150.000  60.000 persone (e non un milione come falsamente riportato dagli organizzatori) per il Family Day. La motivazione che li ha spinti a protestare è il riconoscimento da parte dello stato di permettere alle coppie gay di sposarsi e di diventare genitori.
Fermiamoci un attimo sulla motivazione che ha dato vita alla manifestazione, ossia il negare a qualcuno un diritto che dovrebbe essere garantito in uno stato laico. A questo punto mi chiedo il family day è un modo per tutelare la famiglia tradizionale o per tutelare l’omofobia? 

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Me lo chiedo perché penso, e non credo ci voglia una mente eccelsa per arrivare a tale conclusione, che il riconoscere un diritto a una minoranza, dato che siamo definiti tali, ne privi a chi già lo possiede. Permettere a due uomini o a due donne di sposarsi non creerebbe alcuna disfunzione alle coppie eterosessuali né tanto meno alle loro famiglie. Così come credo non possa nuocere a dei bambini cresciuti da una coppia gay o lesbica l’amore che ne ricevono. Credo che li nuocerebbe più vedere 150.000 mila persone scendere in piazza con cartelli squallidi e discorsi vuoti come i loro principi che offendono i loro papà e le loro mamme senza saperne il reale motivo.

Quindi tornando al punto di partenza, il Family day a cosa è servito? Di certo non alla famiglia tradizionale perché questa non è composta da gente di quel tipo. 

La mia famiglia d’origine non mi ha imposto l’odio verso il prossimo né tanto meno mi ha insegnato a scendere in piazza per dire no ai diritti di miei simili. Mi ha insegnato, invece, valori sani come il rispetto e l’apertura, anche se i miei genitori non sono mai stati cattolici praticanti né tanto meno gente cosiddetta d’avanguardia. I miei genitori sono una semplice coppia del sud, di una Palermo non ancora stimolata da Falcone e Borsellino a reagire alle magagne mafiose, composta da un semplice cameriere e una casalinga che con le loro sole difficoltà hanno fatto di tutto per non far mancare nulla ai loro 4 figli, la cultura in primis. 

Questa è una famiglia, non quelle che sfilavano lì. No, quelle erano dei falsi esemplari.

Una scopata, magari consumata velocemente in un’auto, non rende una donna e un uomo dei genitori né tanto meno li può rendere degni di essere spacciati come una famiglia. E purtroppo ne ho viste tante di “famiglie” create per rimediare a uno “sbaglio”. Se una coppia omosessuale non fa una famiglia, nemmeno il 90% di quelle etero dovrebbe essere definite tali visto come si formano.

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Come spesso capita quando affronto argomenti di questo tipo, ho chiesto anche in questa circostanza un commento ad alcuni amici de Il mio mondo espanso. Ho chiesto a Francesco Mastinu, scrittore e responsabile della collana LGBT della casa editrice Amarganta, e a Eustachio79, film maker di youtube, un parere su come hanno vissuto ciò che io ritengo un altro passo indietro di questo Paese.

“Io se devo prendere in esame quello che è stato detto e che è successo domenica per la manifestazione del Family Day, non posso fare a meno di chiedermi una cosa molto semplice: come si può indire un evento che sottende l’amore per la famiglia attraverso dei meccanismi che fomentano l’odio per le stesse famiglie basate sull’amore e sul rispetto reciproco? Secondo me è proprio questo l’aspetto contradditorio di tutta la questione: le persone che si sono riunite domenica non hanno manifestato il loro affetto e il loro essere famiglia, ma hanno protestato contro qualcos’altro che, secondo loro, ne mina la stessa serenità. Al di là delle bugie sul gender nelle scuole che sono pure invenzioni, andando oltre anche ai personalismi religiosi e ai dettami morali secondo cui è fautore di amore solo un tipo di unione rispetto alle altre (e non è che siamo molto lontani dai “principi” partoriti a suo tempo sul pensiero nazista di razza superiore, il concetto mentale che porta a dire che l’unione etero è una vera unione a discapito delle unioni omo è identico. Sentirsi meglio/superiore a qualcun altro che poi addito come nemico), si è andati a manifestare l’odio verso l’amore, o perlomeno verso alcune sfaccettature di esso. Perché amare è un sentimento univoco, identico per tutti. Che tu sia omo o etero, quando ti leghi a qualcuno ami. E l’amore non deve e non può ammettere differenze o discriminazione.
Non mi attardo a discutere sui motivi per cui alcuni si sentono in dovere di screditare come amiamo o chi siamo, ci sono interessi sin troppo forti e palesi, che tirano le corde della morale e si addentrano nel lato economico di associazioni del genere, come “Difendiamo i nostri figli” o “Manif pour tous”. Come ritengo sia inutile parlare delle cifre opportunamente corrette, 100.000 persone che millantano un milione di presenti. Io ancora mi chiedo come si può manifestare in favore della famiglia quale sede di amore attraverso l’espressione dell’odio per altre famiglie. Qualcuno me lo spiega?"
Francesco Matinu

"Sabato scorso abbiamo conosciuto tutti un po’ meglio, il peggio del nostro paese.
Il populismo è una forma di politica che cerca consenso sul confronto verso un nemico debole o inesistente. Che possono essere gli immigrati nel caso della lega od adesso l’ideologia del gender nel caso degli omofobi. Io sono già stato ad una loro manifestazione l’11 gennaio del 2014 a Roma. Ho provato ad intervistare l’avvocato Amato, e Filippo Savarese (il ragazzo di 22 presidente della Manif pour Tousitalia), ho parlato con i vari partecipanti, e ricordo che mi ero depresso talmente tanto a sentire quello che dicevano, che ho cancellato i file dalla videocamera perché non avevo proprio la forza di risentirli per montarci un video ( Non mi era mai successo).In questi due anni ho seguito l’evolversi di questi gruppi , ho visto su youtube quelle che loro chiamano conferenze, ma che in realtà sono monologhi autoreferenziali senza contradittorio, ho letto i loro forum e articoli, e ho capito, che in realtà tutta questa storia è una gigantesca strategia politica che ha avuto bisogno di costruire un nemico astratto e senza volto, perché oggi comunque la società è cambiata e non possono più permettersi di attaccare direttamente le persone o gli omosessuali in quanto tali.Molte persone che seguono le loro attività, i loro convegni, che partecipano alle loro manifestazioni, non sono omofobi, ma semplicemente sono li in buona fede, credendo alle bugie ed agli allarmismi di un piccolo gruppo molto ricco e potente di persone che teme il cambiamento e tenta di costruire un esercito o comunque l’apparenza di un consenso popolare sulle loro paure, inventandosene anche di nuove. Cosi le linee guida dell’OMS diventano corsi per masturbare i bambini di 4 anni, e le donne vanno contro natura se vogliono guidare un camion.Ho provato molte volte a confrontarmi con loro, ma loro rifiutano il confronto, perché sanno di non avere argomenti per sostenerlo, e blindano le loro pagine facebook e le loro manifestazioni a qualsiasi forma di confronto con il dissenso proprio per non perdere quei quattro sfigati che li seguono in buona fede.Quindi ho deciso che il nostro compito non è quello di combatterli direttamente, ma di fare informazione, e costringerli a confrontarsi. Forse non avremmo il loro capitale economico che hanno loro e che usano nella propaganda, ma abbiamo il capitale umano, siamo in tanti e siamo anche professionisti. Nel mio piccolo posso aiutare realizzando video informativi, come il convegno su omofobia e Bullismo qui sotto:



o uno spot che rispondeva all’odiosa propaganda di terrore nelle scuole



Dobbiamo fare e condividere tutta l’informazione possibile e dimostrare a tutti che questa ideologia del gender non è nulla di più di una teoria delle scie chimiche in chiave antigay.La vera maggioranza siamo noi, se solo ci mettessimo tutti quanti a seguire le varie attività culturali ed informative di associazioni, istituzioni, ricercatori etcetc produrremmo abbastanza materiale da sommergere la loro breve e faziosa bibliografia. Io sono convinto che le sentinelle in piedi hanno trasformato molte persone in attivisti, e che quella piazza di sabato scorso convincerà molta altra gente a darsi da fare…Gli stupidi ed i creduloni ci saranno sempre, ma noi non dobbiamo rivolgerli a loro, ma agli organi competenti, come le istituzioni, di recente sia il Miur che l’AIP l’associazione degli psicologi Italiani hanno dichiarato ufficialmente che l’ideologia del gender non esiste, e dobbiamo coinvolgere sempre più realtà istituzionali affinchè lo stato ed i governi rispondano a loro e non ad una piazzata fatta con gente raccolta dalle parrochie di tutta Italia e portata li a farsi un mega selfie…Pensate solo a questo, Solo a Roma ogni anno c’è un pride che raccoglie molte più persone che vengono spontaneamente con i loro mezzi, e quest’anno di pride c’è ne sono stati 15 in altrettante città diverse…. Quelli per riempire piazza san Giovanni hanno pagato treni e autobus a tutti e hanno fatto una propaganda del terrore per due anni….Sono una minoranza che si maschera da maggioranza….La loro battaglia si basa su una bugia…. Ma non potranno raccontarla per sempre e non potranno rifiutarsi al confronto per sempre…anche perché i figli dei gay stanno crescendo, alcuni di loro hanno già 17 anni, tra poco se li troveranno in piazza insieme ai loro genitori….VINCEREMO NOI …
Eustachio79


In conclusione, credo non ci sia molto da dire se non che ciò a cui abbiamo assistito sabato non era un corteo per la difesa della famiglia, bensì l’ennesima legittimazione all’omofobia da parte di gente che con la famiglia a ben poco a che fare.

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