Altri mondi: Le radio - Intervista a Marco Consiglio, autore e conduttore di Gayday2

Rubrica: Francesco Sansone
Grafica: Giovanni Trapani
Per questo nuovo appuntamento con Altri mondi, ho voluto intervistare il creatore del programma radiofonico Gayday2, in onda ogni martedì sera dalle 21:00 alle 23:00 su radio RVuno. Fra ironia e approfondimento, Marco Consiglio, assieme al suo staff di collaboratori, intrattiene i suoi ascoltatori sui temi importanti del mondo gay. 
In questa intervista ripercorreremo gli inizi di questa sua idea analizzarne gli aspetti per permettervi di conoscere meglio questo programma radiofonico dedicato alla comunità LGBTQ italiana.



Marco, ogni martedì sera, dalle 21 alle 23, sei in diretta su radio RVuno con il programma Gayday2. Come nasce l’idea del programma?
GayDay2 nasce circa 4 anni fa nella mia camera da letto. Ho avuto un percorso di accettazione della mia omosessualità molto travagliato e soprattutto nella più totale solitudine. Più volte ho pensato non solo di essere l’unico omosessuale sulla faccia della terra ma che dovessi vivere la mia identità sessuale con angoscia e tristezza.

Quando, anni dopo, ho capito che la verità era tutt’altra, ho pensato a quante persone potessero essere vittime della stessa ideologia e a come potessi aiutarli per mostrare che essere gay non voleva dire solamente piangersi addosso. Decisi, quindi, di prendere il mio pc, attaccargli un piccolo microfono e trasmettere un programma di un’oretta su un sito di broadcasting. Benché il programma era privo di intermezzi musicali, aveva un pessimo audio e una pessima qualità radiofonica, fu subito un successone. Ogni giovedì , all’epoca trasmettevo quel giorno, centinaia di persone si collegavano su quel sito per ascoltarmi, ridere, riflettere e commentare la puntata.

Nella foto: Marco Consiglio
La radio è uno strumento unico nel suo genere. Bastano un paio di cuffiette per isolarsi in un mondo tutto proprio dove nessuno può sapere cosa si sta ascoltando, soprattutto se si è un giovane che ha paura di manifestare il proprio orientamento sessuale.

Quell’anno ricevetti decine di mails di ragazzi e ragazze che ascoltandomi erano riusciti ad accettare meglio la propria identità perché ridevano di gusto, ma riflettevano (l’ironia ci insegna Pirandello è uno strumento importantissimo che porta sempre a una più approfondita consapevolezza).

Dopo qualche mese di trasmissione, decisi che era arrivato il momento di trasmettere su una webradio in modo più professionale. Mandai a molti il progetto del programma e solamente un’emittente, di nome Border Radio, mi rispose e accolse entusiasta il format. Su Border Radio, GayDay2 venne trasmessa per circa un anno e mezzo e durante quelle due stagioni conobbi Boncry e gli proposi di affiancarmi in questa esperienza.

Alla fine di Maggio di due anni fa, l’emittente decise di ridurmi il programma da un’ora e mezza ad una sola ora, benché fosse la trasmissione più ascoltata, e io decisi che era arrivato il momento di cambiare strada.

Ero disperato, GayDay2 serviva in primis anche a me, riuscivo a confrontarmi e lo stimolo con gli ascoltatori mi rendeva una persona migliore. Per uno strano gioco del destino, un anno dopo venni contattato dallo station manager di RVuno.

Il resto lo sapete tutti, da maggio del 2013 GayDay2 è uno dei programmi di punta dell’emittente e sono migliaia le persone che si collegano ogni martedì dalle 21 alle 23 su www.rvuno.it per ascoltarci.


Nel corso delle puntate vengono affrontati temi diversi: da quelli di spessore a quelli più leggeri, ironici. Come vengono studiate le scalette delle singole puntate?

GayDay2 è un programma di intrattenimento. La gente non può il martedì sera sorbirsi dialoghi infiniti e boriosi sul tema dell’omosessualità. A volte definisco il nostro programma come un polpettone ripieno di spinaci. Esternamente è appetitoso e molto invitante ma, mentre lo mangi, assimili anche la verdura, elemento fondamentale per il nostro organismo (io odio gli spinaci, ma adoro il polpettone).

Tutte le puntate di GayDay2, quindi, sono studiate per veicolare dei messaggi ,ma sono arricchite e gustose perché facciamo gli stupidi, ridiamo tantissimo e intratteniamo i nostri ascoltatori.

Cerchiamo sempre di scegliere i giusti special guests: ogni puntata ha una tematica che viene proposta da un ospite diverso. Dalla preveggenza alla violenza, passando per il bullismo. GayDay2 ha proposto agli ascoltatori un variegato menù, dando i giusti spunti per un approfondimento personale.


Oltre a te e Broncy,  l’altro conduttore del programma, durante la diretta del martedì si alternano diversi collaboratori che presentano le proprie rubriche. Quello che viene fuori è un team affiatato. Come vi siete conosciuti?

Come ti accennavo, conobbi Boncry quando GayDay2 oramai non era più nella fase embrionale. Una domenica sera in discoteca vidi questo ragazzo sorridente e brillante e nacque subito una splendida amicizia.

Capii subito che poteva essere l’elemento che mancava a GayDay2, Boncry poteva essere un buon compagno di viaggio, irriverente, ma brillante al tempo stesso e gli ascoltatori mi hanno dato ragione.

Matteo Winkler, docente presso la Bocconi nonché socio di Rete Lenford, lo conobbi grazie a GayDay2: fu uno dei miei più assidui ascoltatori quando ancora trasmettevo dal mio pc portatile. L’approfondimento culturale e politico, tema della sua rubrica, viene gestito in modo perfetto dal mio caro amico, una delle persone più intelligenti che io conosca.

Anche Vergine d’Orecchie, youtuber e performer che propone la rubrica “50 sfumature di Vergine”, l’ho conosciuto perché ascoltava assiduamente il programma. Come con Boncry, ho capito subito che poteva dare alla trasmissione quel tocco cinico, irriverente ed eccezionale che contraddistingue il suo spazio.

Infine mancava l’esperto di moda chic e gossip, perché, si sa, a volte tutti noi abbiamo bisogno di una guida per addentrarci in questa società consumista e modaiola; Willy, che conoscevo già da tempo ed era noto nell’ambiente gayo torinese per essere molto esperto su questi temi, era esattamente quello che cercavo per gestire questo spazio di lifestyle.


Una della puntate più interessanti che ho ascoltato della tua trasmissione è stata quella in cui erano presente i referenti dello spazio di Ascolto di Agedo Torino che fra i loro consigli e la loro personale esperienza, hanno trasmesso agli ascoltatori, e ai ragazzi che sono intervenuti in diretta, un appoggio che non sempre i genitori sono in grado di dare quando scoprono l’omosessualità dei figli. Facendoti i complimenti per quella trasmissione, volevo chiederti: sarà prevista un’altra diretta in loro compagnia?

La puntata sul Coming Out, che potete riascoltare qui (http://www.rvuno.it/index.php/site/radio?webcast=41) è stata forse la più bella puntata di GayDay2 in questi 4 anni.

Laura e Lino, soci di Agedo Torino, che conosciamo da anni per il nostro impegno comune nel proporre incontri sul tema dell’omofobia nelle scuole di Torino e provincia, hanno mostrato l’impegno dei genitori nel combattere le nostre battaglie. Pensa che è stata una delle poche puntate in cui non sono riuscito a trattenere l’emozione.

Date le continue richieste, verso il mese di Marzo, probabilmente, torneranno a essere nostri ospiti. Abbiamo bisogno di ascoltarli. Ne ho bisogno.


La vostra trasmissione punta molto sull’ironia e il divertimento. Credi che questa formula possa essere quella giusta per arrivare a smozzare la solitudine di quei ragazzi che ancora non hanno completato il loro percorso di accettazione?

Si. Come ti accennavo prima l’intrattenimento è lo scopo principale di GayDay2. Molte critiche sono state avanzate su questa formula, considerata da alcuni troppo superficiale per trattare tematiche così importanti.

Io credo che il programma non possa piacere a tutti, ma ho la certezza che abbiamo “salvato” tanti ragazzi dalla loro solitudine e che non vedono l’ora che arrivi il martedì sera. Credo che questo risultato, a differenza delle polemiche, sia quello che conta.

GayDay2 ha salvato anche me ed è questa una delle ricompense per lottare e costruire ogni volta una puntata diversa.

Parlando della situazione attuale che vige in Italia sui diritti LGBTQ, come giudichi quello che ancora non è fatto per tutelare gli omosessuali e i transessuali di questo Paese, soprattutto se si prendono alla mano tutte le notizie di violenze e suicidi?

Come ben sai collaboro con due associazioni che si occupano di temi LGBT: sono il vicepresidente di Quore Torino e il responsabile del Gruppo Scuole Arcigay Torino.

Ogni giorno incontro ragazzi e ragazze la cui non accettazione sta creando in loro un senso di profondo malessere. Lo stato ci considera cittadini di serie B e considera la nostra affettività imparagonabile a quella di una coppia eterosessuale.

Io lotto per cambiare questo Paese, e pian piano qualcosina sul nostro territorio si sta smuovendo: il comune di Torino ha fornito gli spazi per lo Sportello Caleidoscopio, punto di ascolto per ragazzi e ragazze gestito dai volontari di Argigay e Agedo Torino (per info www.facebook.com/progetto.caleidoscopio) e ha patrocinato la campagna promossa da Quore “Friendly Piemonte. Omofobia, No Grazie.”che prevede la sensibilizzazione di esercizi aperti al pubblico sulle tematiche LGBT (per info www.facebook.com/FriendlyPiemonteOmofobiaNoGrazie).

Ma non basta, troppi e troppe ragazze, perché si sentono soli e inadeguati compiono atti irreparabili e la colpa è della classe politica e di questa società che ancora sta lì, a guardare immobile.

Chiediamo diritti e doveri per essere trattati come OGNI CITTADINO ITALIANO. Come è giusto che sia.


Secondo te, questa mancata voglia di creare leggi atte a tutelare i diritti LGBTQ da cosa è dipesa? Credi cambieranno mai le cose?

Io lotto per cambiare le cose. Ma siamo in pochi, troppo pochi. Se ogni omosessuale dedicasse del tempo alla lotta sociale e politica forse riusciremmo a ottenere qualcosa. Io non lotto solo per me stesso, ma per tutta l’Italia perché credo che ogni cittadino voglia vivere in un Paese migliore.

Le cose cambieranno, devono cambiare, ma non so se io sarò ancora in vita per vedere il cambiamento che voglio e a cui aspiro.

Credo che il tutto dipenda da una crisi generale, i politici continuano a far credere che le priorità del nostro Paese sia il lavoro, il debito pubblico e aspetti legati all’economia. Ancora, però, non si è capito che solo risolvendo la crisi sociale riusciremo a vincere anche questi aspetti. Il culto della legalità, che spesso mi chiedo se mai sia appartenuto a questo Paese, si fonda sul rispetto delle differenze e la loro valorizzazione.

Ovvio che i nostri temi siano scomodi a tanti, ancora rinchiusi in una visione cattolica, bigotta e stereotipata della nostra realtà.



Per concludere, da due settimana il programma è tornato in onda dopo la pausa invernale; quali novità aspettano i vostri ascoltatori e quali ospiti vi verranno a trovare nelle imminenti puntate?

Non posso svelarvi troppo, ma riusciremo a trattare come sempre temi un po’ più leggeri (conoscerete la mamma pugliese e stradivertente di Boncry) e temi che per molti vengono considerati tabù (dall’intervista a un Escort, alla famiglia omogenitoriale passando per la difficoltà nell’essere sieropositivi nel 2014 in Italia).

Per rimanere aggiornati sulle future puntate di GayDay2 vi consiglio di cliccare Mi PIACE alla nostra pagina www.facebook.com/radiogayday2.

Questa intervista la dedico a tutti i nostri ascoltatori, passati presenti e futuri: ogni martedì mi regalate un pezzo di felicità.

Grazie!