Un nuovo mondo 85^ Puntata (-9)


Con la puntata  di oggi inizia il conto alla rovescia per la conclusione di Un nuovo mondo. La puntata di oggi, così come le prossime due, sarà dedicata ad Alberto. Poi si passerà a Daniel e infine saluteremo i protagonisti Fabrizio e Andrea. Dopo due anni in cui ci hanno tenuto (almeno spero) compagnia, Un nuovo mondo lascia Il mio mondo espanso, dopo averci regalato tante emozioni. Quindi mettiamo da parte le chiacchiere e iniziamo a salutare Alberto.




I pride si avvicinano, meglio andarci vestiti come si deve...

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Un nuovo mondo
85^ Puntata

Alberto
Quella di oggi è stata una giornata frenetica, non ho avuto un minuto di pausa. Il tempo di arrivare in ospedale per consegnare l’ammalato, che ero di nuovo sull’ambulanza per andare a soccorrere qualcun altro e adesso che il turno è finito non vedo l’ora di tornarmene a casa per farmi una doccia e togliere questa divisa. Saluto il mio collega Paolo e mi dirigo all’auto.
-          Ehi, ciao. Come stai? – sento dirmi alle spalle. Mi giro e mi trovo di fronte un ragazzo con un braccio fasciato.
-          Scusa… non penso di…
-          Non dirmi che non ti ricordi di me? Be’ mi sembra ovvio, quella sera non eri proprio lucido.
-          Scusa?
-          Sì, quella sera in discoteca. – Metto a fuoco e improvvisamente mi rendo conto di chi sia il ragazzo con il braccio fasciato di fronte a me – Che ci fai qua? Hai esagerato con l’alcol e sei venuto a fatti ripulire?
-          Io ci lavoro qua.
-          Sei un dottore? Se lo sapesse mia madre sarebbe contenta di sapere che ho fatto sesso con un medico.
-          Non sono un dottore, sono solo un paramedico.
-          Ė lo stesso, no?
-          Non proprio
-          Come sei serioso, non pensavo che eri così…
-          Forse ti sei fatto l’idea sbagliata su di me, io non sono…
-          Uno che va a letto con il primo che lo aiuta. Lo so, quella sera me lo hai ripetuto un sacco di volte.
-          Bene, almeno ho fatto qualcosa di sensato. Cosa hai fatto al braccio?
-          Ma niente di che… una piccola distrazione al lavoro.
-          Dovresti fare attenzione.
-          Ecco che ritorna il serioso… Amico, stai più rilassato. Dove vai?
-          A casa, sono stanchissimo
-          Ti posso chiedere un passaggio?  L’amico che mi ha accompagnato è dovuto scappare e non me la sento di prendere il bus.
-          Veramente…
-          Se è un problema, non ti preoccupare.
-          No, non è questo, è che volevo andare a casa perché sono stanchissimo.
-          Non c’è problema.  Prendo il bus. Ci vediamo – e inizia a camminare. Resto qualche istante fermo davanti all’auto.
-          Aspetta! Vieni, ti do un passaggio.
-          Grazie! – dice ritornando – Comunque mi chiamo Roberto
-          Io sono Alberto. – e mi stringe la mano – Allora, dove abiti?
-          A due isolati da qua. – risponde quando saliamo in auto
-          E per due isolati prendi il bus? – dico accendendo l’auto
-          Mica solo tu sei stanco, sai? E poi dopo una giornata di lavoro e tutta l’attesa al pronto soccorso, sfido chiunque a non essere stanco.
-          E che lavoro fai?
-          Il muratore
-          Davvero?
-          Sì, perché? Ti sembra strano che un gay faccia questo mestiere?
-          No, per niente, ma da come sei vestito non pensavo che…
-          Ah, in effetti è vero. Mi sono cambiato prima di venire. Comunque questo è solo un lavoro provvisorio, spero prima o poi di poter fare quello per cui ho studiato.
-          E cosa hai studiato?
-          Sono un biologo
-          Davvero? – dico nuovamente stupito
-          Perché ogni volta che ti dico qualcosa, fai quella faccia lì?
-          No, no… scusami
-          Non pensarci, neppure io ci crederei, conoscendomi. Comunque se accosti, io scendo. Sono arrivato.
-          Sì.
-          Alberto, ti ringrazio.
-          Ma di nulla.
-          Prima che te ne vada, questa volta voglio lasciarti il mio numero di telefono, non si sa mai questa volta tu abbia voglia di rivedermi.
-          Veramente io…
-          Lo so che ancora pensi al tuo Luca – sentirgli dire quelle parole, mi ha sconvolto – però una birra con un nuovo amico, non può farti che bene.
-         
-          So cosa stai passando e so che non è facile, ma il mondo va avanti e seppur sia dura, devi ricominciare a vivere.
-          Lo so, ma non sono pronto.
-          Ho scoperto a mie spese che la vita dura poco e niente. Sarebbe da stupidi non respirare l’aria di questa primavera. L’inverno di bello ha che passa e con se’ porta via tutto il grigio dei suoi giorni.
-          E come lo hai scoperto?
-          Perché anch’io ho perso qualcuno di importante di recente e ancora ne avverto l’assenza, ma so anche che vorrebbe vivessi la primavera. Ti va una birra?
-          Adesso?
-          Sì, perché è già sera e io alle 5 devo svegliarmi. Quindi una birra e subito a casa.
-          Ok.
-          Bene, andiamo

Continua…

Rubrica: Francesco Sansone
Grafica: Giovanni Trapani
Prefazione: Paolo Vanacore
Copertina di e con Giovanni Trapani
Casa Editrice: Tempesta editore
Prezzo: 15,00 Euro