Un nuovo mondo 74^ Puntata




74^ Puntata
Massimo
-          Come sai dopo quello che è successo qui, sono partito per Londra per gli studi
-         
-          Ecco! Iniziamo con il dire che a Londra non ci sono mai andato e che era solo una scusa per andarmene senza dover dire cosa stavo passando.
-          Quindi non sei partito, non capisco?
-          No, per partire son partito, ma non diretto a Londra, bensì diretto in America
-          In America? E perché?
-          Il perché è una storia lunga. Ti spiace se tardiamo un po’ nel finire il trasloco?
-          Non dire cazzate.  Sono qui che ti ascolto.
-          Bene.  Mentre Andrea era ancora in coma, io non riuscivo a dormire. I medici che mi hanno visitato dicevano che forse era a causa dello shock che avevo vissuto.
-          Un episodio del genere può portare a queste reazioni
-          E questo lo pensavo pure io, però una sera ho avuto una sorta di collasso.
-          Davvero? I ragazzi non mi hanno detto nulla in merito
-          Infatti non lo sanno. Andrea era da poco uscito dallo stato vegetativo e non mi andava di preoccupare i miei amici.
-          Posso capirlo
-          Quindi dopo quel collasso, i miei mi hanno portato in ospedale e lì mi è stato diagnosticato un tumore nella parte lombare del mio cervello. Non so se lo sai mai i malati di cancro sono soggetti anche all’alterazione del sonno – veglia, però io non ne sapevo nulla. Arrivati in ospedale, e dopo una visita accurata dal parte del medico, ho fatto diversi accertamenti e diversi esami e hanno rilevato la massa presente nel mio cervello.
-          Non posso crederci
-          Figurati io. Per fortuna mi assicurarono che era benigno e che poteva essere rimosso senza gravi conseguenze, l’unico problema  era che nel nostro paese un intervento del genere non era mai stato affrontato e che se volevo rimuoverlo dovevo andare negli Stati Uniti. Così i miei genitori decisero che era l’unica cosa da fare e tramite il medico dell’ospedale si misero d’accordo con l’ospedale di New York, dove mi hanno assicurato che c’era un ottimo neurochirurgo che avrebbe potuto aiutarmi. In pochi giorni ci arrivò la disponibilità  da parte di questo professionista ad incontrarmi e così con i miei genitori organizzammo tutto. Decisi di non dire nulla a Fabrizio e Andrea e di inventarmi la bugia di andare a Londra per studiare. Loro ci credettero, anche perché spesso dicevo che mi sarebbe piaciuto andare a studiare lì. Arrivato a New York il medico mi visitò e fissò l’operazione 7 giorni dopo il nostro incontro. Per fortuna l’intervento andò bene e mi è stata asportata tutta la massa tumorale. Anche i controlli post operatori andarono bene, anche se la chemioterapia cautelativa mi faceva stare male. Per fortuna non era forte e non mi trovai nelle condizioni in cui molti dei miei amici d’ospedale si trovavano. Furono 8 mesi duri,però per fortuna tutto s’era risolto. Guarito completamente, decisi di trasferirmi a Londra e iniziare l’università.
-          Per fortuna s’è risolto tutto
-          Già, però…
-          Cosa?
-          Come ti dicevo quando è arrivata la chiamata di Andrea, non era per me un momento facile
-          E perché? Dopo aver superato una battaglia del genere, cosa potrebbe farti stare male? Tutto il resto mi sembrerebbe una sciocchezza risolvibile
-          Hai ragione, ma infatti ho imparato a guardare le cose sotto un’altra prospettiva le cose che prima potevano turbarmi, sono diventate insignificanti.
-          E allora che cosa mai potrà esserti successo da portarti a vivere un brutto momento?
-          L’amore
-          L’amore?
-          Esatto.  Trasferitomi a Londra, ho conosciuto una ragazza, Kelly, che seguiva il mio stesso corso di letteratura inglese. A poco a poco ci siamo avvicinati sempre più fino a quando non abbiamo scoperto di esserci innamorati. I primi tempi sono stati stupendi. Stavamo sempre assieme, facevamo sesso ovunque ci andasse.
-          E allora?
-          Una settimana prima che mi chiamasse Andrea, mi ha lasciato. M’ha detto che benché con me stesse bene, s’era resa conto di non amarmi come vorrebbe e che era meglio se rimanessimo solo amici di sesso.
-          Cioè? Non voleva stare con te, ma voleva scopare con te
-          Proprio così. Io invece l’amavo ancora e pur di non perderla, accettai la sua proposta.
-          Non deve esser stato facile per te.
-          Proprio così, ma accettavo la situazione e fingevo di farmi piacere quella evoluzione della nostra storia. Tuttavia, il giorno prima di tornare in città, mi ha detto che non provava neppure più piacere nel scopare con me ed è uscita definitivamente dalla mia vita
-          Quindi la chiamata di Andrea è stata un’ottima motivazione per lasciare Londra e cercare di dimenticarla. Posso capire come ti stai sentendo. Anche io sono stato male quando alla fine Fabrizio ha scelto Andrea a me
-          Per questo ne sto parlando con te, perché so che mi puoi capire
-          Però una cosa non capisco
-          Che cosa?
-          Perché non vuoi raccontare tutto questo ai tuoi amici?
-          Perché quando la gente scopre quello che ho passato, cambia atteggiamento. Mi guarda con commiserazione, con passione e a me da fastidio
-          E quindi tu credi che anche i ragazzi possano comportarsi in questa maniera?
-          Sì, li conosco molto bene e so che si comporterebbero come gli altri. Mi vogliono bene e so che involontariamente lo farebbero
-          Ma adesso come stai? Voglio dire, non c’è rischio che il tumore si ripresenti
-          Credo di no. Il dottore mi ha detto che con l’intervento, tutto s’è sistemato e il rischio che ritorni è molto basso.
-          Meno male, per quanto riguarda invece il tuo mal d’amore, sono certo che presto passerà e se vorrai io ti starò accanto, finché resterai qua
-          Grazie mille
-          A proposito, quando riparti per Londra?
-          Sinceramente sto valutando l’ipotesi di trasferirmi di nuovo qui. Infondo lì non c’è un motivo valido per tornare
-          Allora ritorna, chi te lo proibisce?
-          In effetti…
-          E poi sei ancora in tempo per iscriverti all’anno accademico in corso.
-          I miei sarebbero felici di avermi qua e poi potrei stare con i miei amici, vecchi e – e appoggio la mano su quella di Biagio – nuovi
-          Allora che aspetti a deciderti?
-          Già. Domani hai impegni?
-          Per fare che?
-          Ho bisogno di un amico che mi aiuti a sbrigare alcune cose alla segreteria universitaria.
-          Molto volentieri. I ragazzi ne saranno felici
-          E tu?
-          Certo che lo sono anch’io
-          Ma come prima?
-          Cioè?
-          Stai avendo un’altra erezione? – dico ridendo sotto i baffi
-          Sei un coglione, lo sai?
-          Dai non prendetela – e scoppiamo a ridere
-          Ecco i vostri cappuccini e cornetti – dice il cameriere

Continua…

Rubrica: Francesco Sansone
Grafica: Giovanni Trapani