Le poche ma intense emozioni di questo Sanremo



Non temete non si tratta di uno di quei resoconti del festival (dopo averlo fatto qualche anno fa per il giornale in cui scrivevo, ho smesso di farli e soprattutto non ho più seguito il festival). Di quest’anno ho guardato solo la finale perché sono rimasto incantato dalle note, dalle parole e soprattutto dalla voce di Arisa. Fan sin della prima ora della cantante che viene dalla Basilicata, quest’anno, prima con X factor e adesso con questo brano e il nuovo album Amami, sono totalmente succube di lei.

Detto questo, diamo un senso al titolo di questo post. Avrei potuto benissimo vedere solo un riassunto con il meglio di tanto sarebbe durato sì e no 10 minuti. Poche canzoni mi sono piaciute, per essere preciso solo 3 e fra queste non ci sono né Emma né Noemi e in più 1 di queste canzoni non era nemmeno in gara. La canzone vincitrice non mi è piaciuta e quella di Noemi mi ha deluso… e pensare che credevo dovesse essere pazzesca considerando che il testo è di Fabrizio Moro che mi piace parecchio.

Comunque ecco quali secondo me sono state le emozioni di questo festival per quanto mi riguarda.

Anche se alla fine non ha vinto lei ufficilamente, (pero sta di fatto che nella prima sfida, quella in cui erano in gara tutte le 10 canzoni rimanenti, Arisa è arrivata prima... ma come è possibile che una vinca contro dieci e perda contro due? Boh) per me è lei la vincitrice. Non me ne voglia Emma, non è che non creda in lei, ma la canzone era brutta. Se fosse arrivata prima con la canzone dell’anno precedente non avrei potuto dire nulla, ma con questa finta canzone sociale non si meritava la vittoria.

Quello che mi ha colpito in particolar modo nell’esibizione di Arisa sono stati gli occhi che, lucidi come poche volte ho visto in un’artista, davano peso ad ogni singola parola cantata da una voce dolce e avvolgente. La notte


La seconda emozione mi è arrivata da Nina Zilli. La sua Per sempre ha scatenato in me una serie di stati d’animo che non so descrivere. Sono contento che sia lei a rappresentare l’Italia all’Eurocontest song e etc etc.


L’ultima emozione di ieri mi è stata regalata da Adriano Celentano. Non voglio dire nulla su cosa è successo mentre parlava, ma Morandi e Mori sappiate che la sesta impressione l’ho avuta anch’io sabato sera. La sua esibizione di Ti penso è cambia il mondo ha saputo dammi un senso di melanconia. - La sto per dire grossa, quindi se volete passate direttamente al video per ascoltare la canzone - Sia il testo sia l’immagine della gente presente all’Ariston in piedi sia Celentano e Morandi seduti a cantare, con il conduttore che ad un tratto s’è messo a piangere, hanno rievocato le immagini di Tutti insieme appassionatamente quando il coro della famiglia VonTrap canta l’inno prima di partire consapevole del declino che la loro patria stava per attraversare sia civilmente sia, e soprattutto, culturalmente. Ma io sono solo uno che si fa i film in testa, però credo anche che le mele cadano mai troppo lontano dall’albero. Comunque emozionatevi con queste parole e con questa musica.


Rubrica: Francesco Sansone
Grafica: Giovanni Trapani