Le cronache di P - Il politicamente corretto dei politici italiani

Prologo
Ultimo appuntamento con Le cronache di P che oggi vi salutano e  vi danno appuntamento a Settembre, perché da Giugno fino a Luglio il nostro Gianni sarà occupato in un altro progetto estivo per adeguarsi all'atmosfera che si respirerà nel blog durante la bella stagione, ma di questo ci sarà modo di parlarne più avanti. Le cronache di oggi sono incentrate sui nostri politici e sulle loro affermazioni politicamente corrette giusto per restare sul pezzo che sta animando il nostro paese nelle ultime settimana.
Adesso vi saluto e vi auguro un buon Giovedì.
Francesco Sansone







Il Politicamente corretto dei politici italiani



Questa ultima puntata delle Cronache di P vuole mettere a dura prova la mia pazienza in quanto ricercatore di notizie sul web di un argomento per poi modellarne le informazioni e plasmare l’articolo da presentare ai vostri occhi.

Visto l’episodio della pubblicità dell’IKEA e le reazioni che ha scatenato nella sfera della politica italiana, era doveroso mettere in scaletta una articolo che si occupasse dei pensieri dei politici sull’argomento omosessualità in genere, comprendendo tutto ciò che ruota intorno ad esso.(si lo so che un articolo non basterebbe)

Mi spiace davvero non poter essere imparziale, obiettivo o distaccato ma l’argomento non può essere trattato secondo il mio punto di vista con precisa oggettività. Chiedo quindi scusa in anticipo se con “oggettività” valuterò secondo il mio pensiero ciò che sono riuscito a trovare circa le opinioni dei politici sull’omosessualità e tutto ciò che è inerente ad esso(esso in quanto “fenomeno” per dirla alla maniera di Giovanardi…).

Come se di polveroni per far scattare i politici dalla sedia comoda in cui sono seduti (e meno male che ci sono questi a farli scattare altrimenti continuerebbero tranquillamente a vegetare sui comodi rivestimenti) ce ne fossero già pochi, l’IKEA ha ben pensato(santo marketing) di dare il via ad una campagna pubblicitaria delle proprie nuove sedi stuzzicando le “famiglie”, tutte le famiglie a visionare le merci che propone al pubblico. Questa campagna, a mio modesto avviso studiata ad hoc per far parlare molto di sé, ha centrato in pieno il suo obiettivo; dopo la visione la politica italiana si è risvegliata come se le avessero dato uno schiaffone in pieno viso(se solo bastasse…).

Giovanardi il primo ha bollato questa pubblicità come un’offesa alla Costituzione che definisce le famiglie non come quella mostrata dall’IKEA(per chi non ne fosse a conoscenza…ancora… l’IKEA mostra due uomini mano nella mano con la dicitura “siamo aperti a tutte le famiglie”). Ora ammesso e non concesso che il settore pubblicitario dell’IKEA sia fornito di volpi che tramano il modo migliore per attirare l’attenzione(e le polemiche….che creano attenzione) ma perché ci si deve soffermare sull’aspetto costituzionale della famiglia?

Ho letto sul web tantissimi commenti di persone che sposano la mia stessa idea sotto forma di domande retoriche: ma se io vivo solo con mia madre non posso definirmi insieme ad essa come un nucleo familiare? Se io che sono single prendo un cane ad esempio non posso ritenere questo come parte integrante del mio nucleo familiare? Se io non ho più una famiglia di origine ma ho uno stretto numero di persone a cui mi affido e con cui condivido gran parte della mia vita non posso ritenere questi “amici” proprio per l’affetto che nutro per loro e per quello che loro nutrono per me come una “famiglia”? Se io decido con il mio compagno di mettere su casa e crearmi una vita insieme a lui, saranno pure caxxi miei se mi piace vedere questa convivenza come un qualcosa che si ricollega ad una famiglia? Alla fine l’Ikea non sta imponendo nessuna legge, esprime solo un pensiero condivisibile o meno con la comunità o parte di essa(espresso ripeto proprio perché voleva succedesse tutto ciò). Da questi presupposti parte l’idea di questo articolo, perché a ben vedere a partire da Giovanardi molti politici hanno espresso dei pareri ben peggiori riferendosi agli omosessuali e dagli insospettabili invece ci sono stati dei ragionamenti degni di nota.

Inizierei ad esempio ad analizzare prima fra tutte la felice frase di Alessandra Mussolini rivolta a Vladimir Luxuria in uno scontro di battute in una puntata di “Porta a Porta” in cui esclama dopo essere stata definita fascista da Di Pietro; “meglio fascista che frocio!”. Frase che lascia davvero un amaro in bocca poiché non si sa a questo punto quale sventura sia peggio(secondo il punto di vista della Mussolini). Voi cosa ne pensate?

Quando invece ho letto ciò che ha dichiarato Rocco Buttiglione sul discorso pensioni sono rimasto senza parole. Questo a quanto pare ha dichiarato che i bambini delle famiglie tradizionali pagano i contributi e le tasse anche per quelli che di bambini non ne hanno mai avuti e non ne avranno, avendo invece molti più soldi da spendere. Tra l’altro si è chiesto(altra domanda retorica) da dove altrimenti sorgerebbero le pensioni per i gay. Come se i gay in quanto tali non pagassero i contributi di tasca loro o le tasse, per non parlare di tasse magari che non arrecano alcun diritto a loro… poiché magari non sono nuclei familiari riconosciuti. Ma davvero siamo diventati cosi poveri di materia grigia da non saper fare un ragionamento logico evitando di andare a bersagliare chissà quale minoranza o chissà quale classe sociale, e di conseguenza facendo uscire dal proprio organo orale talune bestialità?(semmai di minoranza o classe sociale si possa parlare…). Da qui mi chiedo ritornando al primo argomento tirato in ballo se non fosse necessario assumere al governo i volponi del settore pubblicitario dell’IKEA che a quanto pare sanno sfruttare la materia grigia donatagli dalla nascita in maniera più produttiva rispetto a molti politici. Una frase come quella di Buttiglione offende una pluralità di gente, coppie sterili, single incalliti e molti altri che per scelta o no non hanno figli oltre che i gay. A momenti chi non può o non vuole concepire dovrà espatriare da questa nazione oppure verrà deportato(che sia una soluzione??...).

Alcune frasi però mi sono rimaste impresse nelle polemiche(che ovviamente non si sono placate) riguardo le adozioni di single o coppie non unite dal sacro vincolo del matrimonio(…stendiamo un “velo” pietoso). Una fra tutte quella di Rosy Bindi che preferirebbe lasciare i bambini in Africa(morendo di fame, senza istruzione, senza un futuro, senza a volte un tetto sopra la testa, in balia delle malattie…) piuttosto che affidarli ad una coppia di gay (quegli schifosi, che li nutrirebbero, gli garantirebbero un’istruzione, un futuro, una vita…). Per non parlare di Daniela Santanchè che ha espresso cosi il suo pensiero: “Sono certa che tutti i genitori italiani sperano di avere figli eterosessuali”(con un’apertura mentale del genere lo sono anche io…).

Come dicevo all’inizio se dovessimo analizzare tutte le affermazioni dei politici riguardanti il tema dell’omosessualità collegata ad altre tematiche più che di un articolo dovrei scrivere un trattato, e non mi vergogno nel dire che per certi argomenti ancora io stesso mi interrogo su cosa sia più o meno giusto, più o meno positivo, più o meno funzionale allo sviluppo in positivo di una situazione.

Concluderei però solo con un’affermazione secondo me positiva; ne metto solo una perché a dirla è stato un insospettabile e già solo questo basta per far capire che anche se la ferrea ideologia porta lo svilupparsi di una mentalità, non è detto che il pensiero umano non si possa evolvere comunque interrogandosi e rispondendosi con onestà su quesiti che la società impone. In questo senso Fini, il Presidente della Camera, si è dichiarato favorevole a riconoscere non tanto le unioni di fatto quanto più la mancanza di istituti giuridici atti a garantire dei diritti legittimi alle unioni di fatto come quelle tra gli omosessuali. Riporto quindi l’intervento per intero, per come l’ho trovato girando tra le pagine di internet:

“Da uomo politico e delle istituzioni ho sempre riconosciuto il valore fondante della famiglia, così come garantita dall'articolo 29 della Costituzione, e mi sono sempre opposto a ogni ipotesi di parificazione di trattamento tra matrimonio e unioni di fatto, specie di quelle omosessuali. Ma non per questo ritengo giusto, di fronte all'insufficienza di forme ed istituti giuridici, ignorare alcune legittime esigenze che meritano di essere prese in considerazione dal nostro ordinamento in virtù di quella idea di laicità positiva intesa come punto di incontro tra diverse concezioni etiche presenti nella società".

Dico se questo non è il Corteo del Buio per eccellenza…

Alla prossima

Gianni